Il Gatto che Guarda
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Recentemente ho sentito il bisogno di usare una app per trovare qualche complice. È vero che in genere ho la mia mini cerchia di amici ambigui e promisqui ma per una ragione o per un'altra ci siamo trovati in condizione di non vedersi più da diversi mesi. Morale della favola mi sono scaricato una app di incontri e ho iniziato a chattare. Inizialmente non l'ho molto apprezzata, sono stato sommerso da dickpic e foto di culo senza una parola e sinceramente per quanto vedere un cazzo "BELLO" mi ispiri e mi ecciti tutto il resto mi faceva deprimere. Finché qualche settimana fa, mentre facevo un controllo mi arriva una notifica. La guardo con svogliatezza ma l'incipit mi mette molto pepe.
"Siamo vicinissimi, mi piace pensare che sei tra le poche decine di persone che sono qui nell'edificio"
Guardo il profilo, nessuna foto in cui si vede il viso ma solo in cui si sottolinea il fisico giovane e snello. Per qualche minuto esito ma alla fine rispondo.
"Starò qui per almeno tre ore, se siamo bravi ci becchiamo"
E ne esce un gioco molto divertente con foto di dettagli dell'edificio ma non facili da decifrare, finché su una foto che ritrae a una finestra non compaio io, indiscutibilmente io, divisa rossa come il Gabibbo, nessun altro veste così qua dentro. Quindi devo essere passato da poco dove si trovava lui ma poteva essere chiunque delle persone incrociate seppur alla fine di giovani non ce ne stavano poi molti, forse ho anche capito di chi si trattasse e dopo un altro paio di acchiapparella non gli invio la foto della macchina del caffè e gli scrivo: "hai 5 minuti".
Mi faccio il caffè, lo bevo, sto per buttare il bicchierino e sento ridere alle mie spalle e una voce maschile non mi dice semplicemente "tana".
Mi giro e ridiamo.
È un ragazzo simpatico, 30 anni, nerd pure lui come me, è anche piacevole come lineamenti, ci facciamo due complimenti ci scambiamo i numeri e andiamo avanti con il lavoro. Vedo le persone diminuire, continuiamo a chiacchierare via whatsapp e ormai agli sgoccioli con ciò che dovevo fare ricevo un suo messaggio.
"Non voglio sprecare la mattinata, siamo rimasti in tre e nemmeno li conosco, se scendiamo di sotto non ci troveranno mai"
Mi assale quella splendida emozione, quell'ansia piacevole, intensa, accompagnata da una improvvisa erezione. Esito ma a mani tremanti rispondo:
"Ok"
So che da ciò che leggete di continuo nei miei racconti non dovrei emozionarmi tanto ma succede, non credo possa controllarlo. Insomma arrivo di sotto, luogo dismesso, un po' grunge e mi affaccio nel bagno che una volta doveva sopportare decine di persone ogni ora e oggi lo puliscono una volta a settimana perché resta pulito da solo...
Lui arriva dopo qualche attimo. Ci guardiamo, ridiamo e dopo che mi sono morso le labbra lui si avvicina e iniziamo a pomiciare.
Le mani vanno da sole. Inizio io, lui mi segue, che bel cazzo, regolare, nella norma ma con una bella forma rigonfiata nel tratta centrale, in un attimo abbiamo i pantaloni aperti, in due attimi pomiciamo mentre ci seguiamo in silenzio, respirando rumorosamente. Vengo, non mi fermo, lui nemmeno malgrado lo sperma sulle mani. Mi impegno e parecchio dopo eccolo schizzare pure lui.
-Scusa se ci ho messo tanto- mi dice -Ma stamattina ho scopato con la mia tipa e...-
-Mi sono divertito un sacco- lo tranquillizzo.
E ci separiamo. Ci sentiamo durante la settimana e un sabato mattina gli scrivo:
"Sono a xyz per lavoro, sei per caso nei paraggi?"
E ci incontriamo. Ancora pomiciata, sega, ancora pomiciata perché stavamo tranquillissimi, soli e isolati, doppia sega, veniamo due volte ma poi lo chiamano e ci separiamo.
Ancora durante la settimana ci sentiamo, facciamo sexting, mi parla della sua tipa, mio della mia, mi manda video di seghe, ricambio. Mi manda un video di lei che gli fa un pompino. Non posso ricambiare perché Valeria non si fa riprendere ma ricambio con una pompa a un dildo dicendo che invidio lei.
Altro sabato, mi scrive lui:
"Sono a xyz, sono solo, se ti va oggi esageriamo"
Inutile dire che in venti minuti sono da lui. Mi accoglie in una delle sale più calde perché è a torso nudo, un set hard, mi assale ed esordisce con un focoso quanto intenso -Ti voglio-.
Ormai il copione è sempre lo stesso, pomiciata, sega... Ma siamo mezzi nudi in quella confortevole sala afosa e nel momento esatto che stavo per iniziare a fargli un pompino è lui a scendere sul mio cazzo e per gli Dei se era bravo, era sublime, mi fa impazzire con quel risucchio, con quella lingua, mi fa uscire di testa con quella velocità di ingoio, gli scopo la bocca, fino in fondo, ci sediamo su dei vecchi cartoni e ci succhiano a vicenda.
Vengo ma non mollo, lui accorgendosi della persistente erezione esulta, io rido e non smette per alcuna ragione, continua ritmico mugolando, gustandosi tutto, dallo sperma ai miei movimenti di bacino, mi scopa la bocca anche lui, geme e si dibatte e con un crescere di vagiti viene rumorosamente riempiendomi letteralmente la bocca. Faccio quindi per sollevarmi ma mi trattiene, lui perde l'erezione ma vuole finire quindi mi godo la sua pompa, lo guardo sbavare sperma, il viso umido, il suono della sua bocca sulla mia carne, godo come non godevo da parecchio e sborro. Dico sborro perché mi incitava, lo ripeteva di continuo.
-Sbovva, sbovva,sbovva- a bocca piena -sborra! Sborra!- con delle piccole pause mentre mi segava velocissimo e... Eccomi. Finalmente. Ridiamo perché vengo proprio in una di quelle pause, vengo con un potente schizzi che fluttua in aria e mi ricade sul ventre.
Ma non finisce qui. Siamo a oggi. Siamo a una oretta fa, lo sto guardando chattare sul divanetto di questo posto dimenticato da Dio. Vecchi uffici dismessi ma che ci hanno permesso una mattinata di sesso pazzesco.
Un copione simile ma in cui oggi l'ho scopato. L'ho sbattuto a pecora su una vecchia scrivania, era impazzito, godeva come pochi ho visto godere, è riuscito anche a venire mentre lo sodomizzavo, cosa che mi capita di vedere raramente. Sono venuto due volte senza dargli tregua perché mi tratteneva a se con le gambe.
Ora lo voglio anche io ma dovrò aspettare. Intanto mi segno svogliatamente mentre lo guardo nudo su quel vecchio divano.
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