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Cogliere la propria ragazza a letto con qualcuno non è una bella cosa se la coppia è una coppia normale, il tradimento ferisce, distrugge le proprie certezze e per quanto io non faccia parte di una coppia convenzionale mi sono sentita presa profondamente in giro e ne è venuta una brutta, violenta e scomposta litigata che mi ha lasciato sola, con una figlia di otto anni e tanta delusione in corpo.
Perché si, Giada mi ha tradita.
Partiamo con il presupposto che siamo una coppia aperta, lo sapevate e se qualcuno ci piace ce lo diciamo apertamente, è capitato anche di condividere amanti per questo, sia maschili che femminili e non ha senso, in un rapporto così mentire, nascondersi o altro. Può capitare anche una cosa inattesa, non programmata e questo non dovrebbe causare discussioni.
Però ieri sera non è andata così. Ieri sera ragazzi, ieri sera.
Io esco per lavoro verso le otto del mattino e in genere torno alle sei o alle sette dopo essere passata da mia madre. Ieri però arrivo al lavoro e trovo il mio capo che deve andare fuori, mi chiede di stare in ufficio ma visto che non ci sono appuntamenti se vedo che per l'ora di pranzo non c'è nessuno di fare mezza giornata per stare con mia figlia che, meno male non sono passata a prendere dato che la nonna l'aveva portata a Perugia.
Rientro quindi a casa e trovo la musica che va. Normale visto che spesso Giada lavora così nella palestra che si è preparata in una stanza. Sorrido e vado in cucina dove trovo il suo telefono sull'isola e ho un tuffo al cuore. La chat aperta mostra un cazzo enorme appoggiato al volante di una persona alla guida. Un enorme cazzo di colore che conosco. Che mi ricordo bene. Leggo la chat scorrendola al contrario... È piena zeppa di messaggi erotici. O meglio.... Sembra che Giada ci stia flirtando perché complice la sua impeccabile forma fisica gli chiede consiglio per i muscoli, la postura, il tono muscolare ma porca puttana ragazzi, è sempre fottutamente nuda o in pose equivocabili. Short tirati dentro la figa, capezzoli a vista, malgrado mi sentissi confusa continuo a leggere. Non sembrano programmare nulla ma a ogni suo messaggio lui le risponde con oscenità.
Mi sego su questa foto. E lei che chiede di farla guardare, lui che manda la sua mano lurida di sperma che sembra versato con un secchio.
Ti sbatterei
Fallo no?
Foto di lei che fa squat
Ti esco dalla bocca con la cappella se te lo metto in quel culo.
Potrei forse gradire
E foto di cazzi.
Video di seghe.
Addirittura di una che gli fa una pompa e lui che gli scrive: volevo fossi te.
Anche io, gli risponde lei.
Fino a oggi.
Mi hanno portato la panca, mi aiuti a montarla?
Ma io monto te però poi.
Seguita da quella foto.
Ho il cuore che va a una velocità scandalosa, ho ansia, fiatone, palpitazioni, angoscia. E avanzando in salone li sento.
Scopano.
Avanzai titubante in corridoio e affacciandomi in taverna li vedo sulla panca, lei ha il top sul collo, i pantaloncini ad una caviglia e lui da dietro la sta massacrando di colpi di cazzo, Giada urla, strilla, gode. Io li fisso per una eternità prima di appoggiarmi alla porta. Mi stavo eccitando, mi stavo eccitando per davvero a guardare quei due corpi da eroi dei fumetti che sudavano sulla panca. Ad ogni colpo di David Giada sussulta, viene spinta sulla panca e si sente il suono di quel treno di carne che devasta la sua figa, implacabile la sbatte violento. Mi appoggiai al muro e lui mi fece il gesto del pollice in segno di apprezzamento. Giada si scurì in volto con un sussulto quando mi vide e il godimento stava svanendo quando invece sgranò gli occhi ed emise un gridolino al suo ultimo colpo di affondo gemente. Le si sfilò da dentro con un profilattico gonfio di seme.
-Ciao Bene, com'è?- mi chiede venendo verso di me, mi diede un bacio o su una guancia.
-Ne vuoi anche tu tesò?- mi chiese con una carezza sul capo
-No- gli dissi -Vestiti e vai via, è importante che tu lo faccia ora- mi tremavano le gambe.
-Wooo- mi fece il gesto di frenare -Easy dear- e si sfilò il profilattico gettandolo nel cestino. Fece come gli avevo chiesto e quando sentii la porta chiudersi raccolsi il condom usato e lo tirai con forza addosso a Giada.
-Ma cosa stracazzi fai?-
-É successo per caso!- mi urlò contro alzandosi seminuda.
-PER CASO UN CAZZO! HAI LASCIATO IL TELEFONO SUL TAVOLO BRUTTA CRETINA!
-E ALLORA!- mi strillò in faccia - SONO LIBERA DI FARE IL CAZZO CHE MI PARE!-
-NO! TU SEI MIA!-le urlo -PERCHÈ NON MI HAI DETTO CHE FLIRTAVATE PER TELEFONO?-
Lei avvampa di rabbia mi urla in faccia, mi tira uno schiaffo, piange come una bambina, mi tira un secondo schiaffo urlando che mi fa cadere per terra e scappa.
Letteralmente scappa.
La sento sbattere la porta pochi minuti dopo co un -VAFFANCULO!-
Piango sdraiata per terra.
Poi mi trascinò in bagno, mi doccio e mi lascio scivolare a letto. Resto sulle coperte a fissare il soffitto.
Prendo il telefono mi inquadro il corpo nudo e invio a David. La risposta non tarda.
-Sei un'opera d'arte Bene-
-Ti va?-
-Mi hai mandato via un'ora fa, se vuoi torno-
-Mi vuoi o no?-
-Chiaro-
-Allora in questi giorni organizziamo-
Poi scrivo a Benedetto.
-Tesò?
-Ciao chicca ;*
-Ci sei domani per due chiacchiere? Sto un po' giù
-Per te sempre, anche stasera
-No, stasera no, domani.
-Tutto ok?
-No, domani ti dico.
-Stai serena Tesò.
Piango mentre scrivo, piango mentre lo rileggo, piango mentre lo posto.
Giada alla fine si è rivelata come Benedetto ma la amo troppo per lasciarla andare via.
Ma ora, ora devo fare qualcosa, devo reagire e più tardi mi vedo con Benedetto. Vi scrivo tutto. Tutto finché non torna.
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