malattie veneree

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  1. »---(¯`Nana´¯)---»
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    ho fatto delle ricerche su internet riguardo queste malattie.. tanto x essere ben informati :)

    In medicina, una malattia venerea (o malattia sessualmente trasmissibile - MST o MTS) è una malattia infettiva il cui modo di trasmissione o diffusione è principalmente per contagio diretto in occasione di attività sessuali.

    Il nome attribuito a questo genere di malattie si riferisce a Venere, dea dell'amore della mitologia romana.

    Sono in genere causate dalla trasmissione di batteri, virus, parassiti o funghi che passano da un corpo all'altro attraverso il contatto della pelle (o delle mucose genitali) o con liquidi organici infetti (in alcune malattie anche la saliva). Alcune malattie si trasmettono infine dalla madre al feto, durante la gravidanza, o dalla madre al neonato con l'allattamento.

    Sebbene la via di contagio sia eminentemente sessuale, alcune patologie di questo genere colpiscono anche altri organi oltre a quelli genitali. Alcune possono risultare nella morte dell'individuo affetto, altre possono cagionare lesioni permanenti.

    Le malattie veneree sono state fonte, soprattutto in epoche passate, di forte riprovazione sociale, essendo non inattendibilmente state considerate prova, scandalosa evidenza, di attitudini comportamentali considerate immorali; soprattutto per quanto riguarda la donna, il rischio potenzialmente connesso all'eventuale "notizia" dell'infezione (eventualmente consistente nell'isolamento o anche l'emarginazione del soggetto coinvolto), limitava fortemente il ricorso alla stessa terapia, che quando praticata si svolgeva in forme prossime alla clandestinità. Insieme alla scarsa informazione in materia (di intuibili conseguenze nel fenomeno della prostituzione), tali comportamenti "prudenziali" hanno di fatto consentito espansioni talvolta gravissime di tali malattie.

    In epoche recenti, si è perciò riservata maggiore attenzione all'informazione su queste materie, rendendo al contempo più praticamente facile dotarsi dei mezzi meccanici di prevenzione (ad esempio il profilattico), mentre si è operato per combattere cause di ostacolo alla prevenzione ed alla cura anche in termini di psicologia (sull'individuo affetto), o di morale generale, nell'intento di abbattere il pregiudizio ed avvicinare con maggiore naturalezza il paziente al medico ed arginare l'ulteriore espansione della patologia.

    Sono malattie veneree:

    Tricomoniasi
    Sifilide
    Clamidia
    Blenorragia (Gonorrea)
    HIV (AIDS)
    Virus del papilloma umano o HPV (condilomi)
    Epatite C
    Epatite B
    Herpes
    (L'epatite C rientra in questa categoria, ma potendosi trasmettere esclusivamente col sangue segue prevalentemente vie di diffusione diverse da quella sessuale.)


    La sifilide (conosciuta anche come lue, mal francese o morbo celtico) è una malattia infettiva a prevalente trasmissione sessuale.

    È causata da un batterio (il Treponema pallidum) dell'Ordine Spirochetales, che si presenta al microscopio come un piccolo filamento a forma di spirale. Il contagio oltre che per via sessuale può estendersi, nella donna gravida con infezione recente, attraverso la placenta al feto che presenta in tal caso un quadro di sifilide connatale con malformazioni che possono interessare: la cute e le mucose, l'apparato scheletrico, l'occhio, il fegato, il rene ed il sistema nervoso centrale.

    Pertanto questo morbo - scoperto da Fritz Schaudinn e Paul Erich Hoffmann nel 1905 - può essere contratto, nella forma connatale, prima ancora della nascita attraverso il sangue materno infetto o alla nascita, durante la discesa nel canale del parto. Comunque, nella maggior parte dei casi, il contagio (possibile fin dalle primissime fasi della malattia) avviene attraverso i rapporti sessuali. Per i controlli accurati che vengono effettuati prima che il sangue venga trasfuso, sono ormai rarissimi nel mondo i casi di acquisizione della malattia con le trasfusioni. Ad August von Wassermann va il merito di aver scoperto il metodo biologico per fare una diagnosi precisa sulla malattia.

    Clamidia è un phylum di batteri patogeni intracellulari.

    Appartiene a questo phylum Chlamydia psittaci (o Chlalmydophila psittaci) che causa una malattia, la psittacosi, tipica dei volatili selvatici e domestici (pappagalli, colombi), trasmissibile anche ai mammiferi, tra cui l'uomo. Il volatile può non presentare i tipici sintomi, ed essere ugualmente malato e contagioso.

    La blenorragia (o blenorrea ) è una possibile manifestazione della gonorrea, malattia a trasmissione sessuale provocata dal batterio N. gonohrreae. È caratterizzata da una secrezione uretrale purulenta accompagnata da bruciore di variabile intensità.

    Il virus dell'immunodeficienza umana (HIV, acronimo dall'inglese Human Immunodeficiency Virus), attualmente viene generalmente considerato il responsabile della sindrome da immunodeficienza acquisita (AIDS). È un Retrovirus del genere Lentivirus. In base alle conoscenze attuali, HIV è suddiviso in due ceppi: HIV-1 ed HIV-2. Il primo dei due è prevalentemente localizzato in Europa, America ed Africa centrale. HIV-2, invece, si trova per lo più in Africa occidentale ed Asia e determina una sindrome clinicamente più moderata rispetto al ceppo precedente.

    Il virus del papilloma umano o HPV (acronimo di Human Papilloma Virus) è un virus appartenente al gruppo dei papovavirus.

    Le infezioni da HPV sono estremamente diffuse e possono causare malattie della pelle e delle mucose.

    Si conoscono oltre 70 tipi di HPV, dei quali la maggior parte causa malattie non gravi, quali ad esempio le verruche cutanee. Alcuni tipi di HPV possono tuttavia causare tumori benigni quale il condiloma genitale e anche maligni quale il cancro del collo dell'utero e del pene. I condilomi, generalmente provocate dal virus HPV, sono dell'escrescenze della pelle di tipo verrucoso che colpiscono di preferenza le zone genitali, sia nel maschio (glande, meno frequentemente sotto il prepuzio, corpo del pene e scroto) sia nella femmina (perineo, vulva, vagina e collo dell' utero).

    La quasi totalità (oltre il 98%) dei tumori del collo dell'utero sono causati dall'HPV. Solo una piccola parte delle infezioni da HPV è tuttavia destinata, se non trattata, a causare un cancro. I tipi di virus del papilloma umano che possono infettare le mucose genitali possono venir suddivisi in HPV a basso rischio (6, 11, 42, 43, 44) e HPV ad alto rischio (16, 18, 31, 33, 35, 39, 45, 51, 52, 56, 58, 59, 68). Si calcola che oltre il 70% delle donne contragga un'infezione genitale da HPV nel corso della propria vita, ma la grande maggioranza di queste infezioni é destinata a scomparire spontaneamente nel corso di pochi mesi. Solo in caso di persistenza nel tempo di infezioni di HPV ad alto rischio oncogenico è possibile, in una minoranza dei casi, lo sviluppo di un tumore maligno del collo uterino.

    Modello 3D del Virus del papillomaIl virus dell'HPV si contrae principalmente per via sessuale. Il rischio di contrarre una infezione da HPV aumenta con il numero dei partner sessuali, ed é massimo nell'età più giovanile (20-35 anni). Il virus è più frequentemente trovato tra le popolazione promiscue e in condizioni precarie di igiene. L'uso del profilattico non pare avere azione protettiva completa in quanto l'infezione è spesso diffusa anche alla cute della vulva e perineo. Per quanto non sia dimostrata una possibilità di contagio per via diversa da quella sessuale, questa non può essere esclusa.

    L'infezione da HPV è asintomatica nella maggior parte dei casi. In alcuni casi, si può invece manifestare con condilomi in sede genitale (pene e vulva, perineo). Le lesioni da HPV del collo uterino possono essere riconosciute mediante il Pap test, la colposcopia o tecniche di patologia molecolare, e le lesioni del pene mediante la penescopia.

    Come in molte infezioni virali, la terapia dell'HPV é spesso problematica. Poiché tuttavia la maggior parte delle infezioni da HPV regredisce spontaneamente, solo una minoranza dei casi richiederà un trattamento. Nei casi di infezione persistente del collo uterino, non esistono attualmente trattamenti non invasivi di elevata efficacia. Nel caso l'infezione sia associata a modificazioni precancerose dell'epitelio, possono essere prese in considerazione la laserterapia o la conizzazione. Per la rimozione dei condilomi acuminati della vulva, pene o perineo si può ricorrere al laser, all'elettrocoaugulazione, alla crioterapia o ad applicazioni di podofillina.

    Ogni anno, in Italia, sono circa 3.500 le donne che si ammalano di cancro del collo dell’utero. Quasi la metà muore. In Europa questa patologia colpisce più di 33 mila donne e circa 15 mila muoiono ogni anno. Si stima che il 75% della popolazione entri in contatto con il virus almeno una volta durante la sua vita.

    Particolarmente promettente appare il vaccino per l'HPV, la cui introduzione sul mercato italiano è stata recentemente approvata. Negli studi fino ad adesso condotti, il vaccino HPV ha già dimostrato di essere efficace nel prevenire lo sviluppo di tumori del collo uterino.

    Il vaccino è in grado di prevenire totalmente l’insorgenza di queste patologie ma anche di quelle causate dai tipi di Papillomavirus Umano 6 e 11, responsabili delle lesioni di basso grado al collo dell’utero, alla vulva e alla vagina e dei condilomi genitali. Questo nuovo vaccino potenzia le difese del sistema immunitario contro i ceppi di Papillomavirus umano ‘cattivi’ (6, 11, 16 e 18) prevenendo al 100 per cento l’insorgenza di tutte queste patologie.

    Le indicazioni del vaccino riguardano tutte le donne dai 9 ai 26 anni. Questo vuol dire che, chiunque si trovi in questa fascia d’età, potrà farsi vaccinare dal proprio medico. In Italia la novità è che per le dodicenni il vaccino sarà gratuito. A questa età, è raro che una bambina abbia contratto il virus, perché il contagio avviene per contatto intimo o per trasmissione sessuale. Ecco perché il Ministero della Salute avvierà a breve, a livello regionale, un programma di vaccinazione gratuito per le ragazze di 12 anni che saranno chiamate dalla propria ASL a vaccinarsi.

    Secondo recenti studi [citazione necessaria] il virus del papilloma umano potrebbe avere un ruolo nella patogenesi di diverse malattie croniche infiammatorie e autoimmuni, tra cui la sclerosi multipla, la sindrome di Kawasaki, il lupus eritematoso sistemico e l'artrite reumatoide.

    Inoltre, recentemente, uno studio ha connesso il papilloma virus con l'insorgenza di tumori oro-faringei. Questo tipo di patologia sarebbe infatti associabile al sesso orale, poiché il virus in parola sarebbe idoneo a svilupparsi anche nella mucosa orale, con la quale può entrare in contatto in occasione di pratiche sessuali come la fellatio ed il cunnilingus.



    L'epatite C è una forma di epatite (infiammazione del fegato) causata da uno specifico virus (Hepatitis C Virus (HCV)). Prima della sua individuazione nel 1989, i sintomi che lo caratterizzavano erano definiti come "epatite non A non B".


    L'epatite virale B o SH è una delle forme di epatite virale acuta determinata dal virus HBV.

    Le modalità di trasmissione della malattia sono tre:

    "parenterale" (dal greco "parà ènteron", ovvero "al di fuori dell'intestino"), per scambio di siringhe infette, contatti con sangue e liquidi infetti e trasfusioni di sangue o emoderivati infetti; "parenterale inapparante", ossia tramite l'uso di rasoi, spazzolini da denti e forbici da unghie infetti;
    "sessuale", per rapporti vaginali ed anali;
    "transplacentare" e "perinatale", al neonato da parte di madre infetta.
    L'infezione può essere portata dai malati con infezione acuta, ma anche da un serbatoio di portatori cronici del virus (nel mondo sono circa 300 milioni).

    I portatori cronici sono soggetti che presentano nel sangue l'antigene di superficie del virus (HBsAg) per un periodo superiore ai sei mesi. Si stima che il 3% della popolazione italiana sia portatore cronico dell'infezione, mentre circa il 40% possieda anticorpi anti-epatite B, ed è stato quindi infettato dal virus, anche in tempi passati oppure si è vaccinato.

    L' Herpes o erpete è una infezione scatenata dalla presenza di un virus, che si manifesta con la presenza di vescicole cutanee, localizzate in maggior misura sul viso e presso l'apparato genitale.


    riguardo la prima nn ho trovato nulla...


     
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    w il preservativo! ora e sempre!
     
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  3. _Aisha_
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    Concordo all 100%!!
     
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  4. *G3mito*
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    CITAZIONE (»---(¯`Nana´¯)---» @ 20/9/2007, 16:30)
    riguardo la prima nn ho trovato nulla...

    Nana ti riferisci a quella che hai scritto come "Tricomoniasi"??
    Secondo me, se inserisci come chiave di ricerca "Trichomonas" trovi molto...
    è un batterio maledetto, o peggio, un protozoo, responsabile di una infiammazione molto fastidiosa per noi donnine... appunto, la tricomoniasi vaginale!

    CITAZIONE
    w il preservativo! ora e sempre!

    E per chi è allergico al lattice?!? :blink:
    Si attacca e stringe forte.... <_<
     
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  5. »---(¯`Nana´¯)---»
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    in effetti dovrebbero inventare anke qlcs altro contro le malattie! cmq ora cerco grazie!

    sintenticamente: Il Trichomonas vaginalis è una specie di protozoi appartenente alla classe dei flagellati, conosciuta come parassita umano all'origine dell'omonima malattia della tricomoniasi vaginale, una infiammazione vaginale.
     
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  6. Stø®m A.k.A. FøG™
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    Questa non l'ho mai sentita --> tricomoniasi :blink:
     
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  7. pinko2007
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    o più semplicemente basterebbe fare attenzione alle persone con cui andiamo a letto -.-
     
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    CITAZIONE (pinko2007 @ 21/9/2007, 01:05)
    o più semplicemente basterebbe fare attenzione alle persone con cui andiamo a letto -.-

    e se è portatrice sana l altra persona!!!mah....
     
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  9. *Paperina*
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    già...ha ragione cla...a me è successo...lui me lo ha detto prima ed è stato molto corretto...

    ma se uno non te lo dice oppure molto più prbibabile non sa di esserlo?????????
     
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    infatti...si usa il preservativo x quello...se poi si è allergici se l altra persona ti ama davvero si fa i dovuti e controlli e dopo lo si fa...
     
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  11. *Paperina*
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    già...
     
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  12. »---(¯`Nana´¯)---»
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    poche persone hanno sta buona volontà!
     
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    lo so...ma cm ho detto se si ama davvero..
     
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  14. pinko2007
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    io non ho di questi problemi... dono il sangue ogni 3 mesi... questo significa analisi gratis continue :)
    a parte che sono il primo x la mia ragazza attuale, ma poi basterebbe mettersi con una donatrice per le analisi :)

    PS: E LA CANDIDA??!!?
     
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  15. »---(¯`Nana´¯)---»
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    et voilà
    La candida e' una malattia sostenuta da organismi del genere Candida, il piu' frequente dei quali e' la Candida albicans.
    Si tratta di miceti, ovvero funghi, appartenenti all'ordine degli Pseudolieviti: formano colonie bianche e pastose come i veri lieviti, ma, a differenza di questi, sono dotati di strutture filamentose (pseudoife e/o ife).
    La Candida albicans e' un normale saprofita (ossia utilizza come nutrimento la sostanza organica in decomposizione) del cavo orale, del tratto gastrointestinale e della vagina; raramente si trova anche su cute normale (pliche inguinali).
    Puo' occasionalmente diventare patogena:
    - per cause locali, quali la macerazione e le terapie cutanei con antibiotici o cortisonici;
    - per cause generali, quali il diabete mellito, i tumori, la terapia antibiotica, cortisonica, estrogenica o immunosoppressiva prolungata;
    - per un deficit genetico o acquisito delle difese immunitarie.
    I quadri clinici piu' tipici sono:
    - l'intertrigine delle grandi labbra e delle piccole pieghe cutanee (pieghe inguinale, interglutea, sottomammaria, labiale, interdigitali a piedi e mani), che si presenta con lesioni rosso vive, lisce, poco essudanti, orlate da un tipico bordo bianco di tessuto macerato, molto pruriginose;
    - la perionissi e l'onissi, ossia la localizzazione alle unghie;
    - il mughetto, che colpisce i bimbi nella prima infanzia e l'adulto sotto terapia debilitante;
    - la vulvo-vaginite, sovente rivelatrice di diabete, frequente in gravidanza e nell'uso degli estroprogestinici (pare per alterazione del metabolismo glucidico nell'epitelio vaginale), trasmissibile per contatto sessuale, caratterizzata da leucorrea biancastra, eritema intenso alla vulva (col tipico collaretto bianco al margine delle lesioni), prurito intenso, tendenza a recidivare (interessa il 10-15% delle donne in eta' riproduttiva);
    - la balanopostite, frequente nei diabetici, trasmessa sovente per contatto sessuale, localizzata o solo al glande (con lesioni eritemato-vescicolose puntiformi o confluenti in piccole aree bordate), oppure sia al glande che al prepuzio; prurito e bruciore sono intensi.



    Domanda:

    La mia ragazza ha la cosiddetta candida...
    volevo sapere quali precauzioni devo prendere,
    se è contagiosa,
    cosa provoca nell'uomo,
    se posso fare sesso orale.

    Risposta:
    dal NG

    Un mio amico se l'è presa e mi ha detto che:

    1) gli prudeva DA MATTI;
    2) aveva bollicine rosse sulla parte superiore dell'asta;
    3) aveva taglietti nelle piegoline fra glande e prepuzio;
    4) la pelle del glande era arrossata e secchissima.

    ma puo' anche essere del tutto asintomatica...

    Bisogna fare un ciclo di pillole (entrambi) e di lavande
    vaginali (lei). Fino a fine cura, sesso con preservativo o astinenza.
    E' infatti contagiosa, anche se nell'uomo non si manifesta con sintomi
    palesi.

    La candida si trasmette tramite le mucose.
    Quindi non solo con il contatto tra organi genitali, ma anche, anzi
    soprattutto tramite la saliva (o meglio la bocca).
    Per questo motivo la cura fondamentale è tramite pillole e gel orali.
    Parlo (purtroppo) per grande esperienza in materia......
    Inoltre è definita una malattia "ping-pong", nel senso che è difficile
    riuscire a curarsi e guarire in due contemporaneamente. Nel periodo del
    riacutizzarsi, quindi, ASTINENZA ASSOLUTA. Non solo di rapporti completi, ma
    anche e ripeto SOPRATTUTTO NO ai rapporti orali e tanto meno ai baci! Questo
    ovviamente, solo per il periodo della cura.

     
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24 replies since 20/9/2007, 15:26   121 views
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